Gorizia



La mattina del cinque di agosto
Si muovevano le truppe italiane
Per Gorizia e le terre lontane
è dolenti ognum si partì.


Sotto l’acqua che cadev’a rovesco
Grandinavano le palle nemiche
Su quei monti colline e gran valli
Si moriva dicendo cosi:


“O Gorizia, tu sei maledetta!”
Per ogni cuore che sente coscienza
Dolorosa ci fu la partenza
E ritorno per molti non fu.


O Vigliacchi che voi ve ne state
Con le mogli sui letti di lana
Schernitori di noi carne umana
Questa guerra c’insegni a punir.


Voi chiamate “il campo d’onore”
Questa  terra di là dei confini
Qui, si muore gridando: “Assassini! 
Maledetti sarete un dì!”


“O Gorizia, tu sei maledetta!”
Per ogni cuore che sente coscienza
Dolorosa ci fu la partenza
E ritorno per molti non fu.


Cara moglie, tu non mi senti
Raccomando ai compagni vicini
Di tenermi da conto i bambini
Che io moio il tuo/suo nome nel cuor.


Traditori signori ufficiali,
Questa guerra l’avete voluta
Scannatori di carne venduta
E rovina della gioventù.


“O Gorizia, tu sei maledetta!”
Per ogni cuore che sente coscienza
Dolorosa ci fu la partenza
E ritorno per molti non fu.
E ritorno per tutti non fu.





italien (Italie du Nord)

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